Carta d’identità delle aziende ecologiche, segni particolari
7 06 2008La comunicazione è stata riconosciuta da Kotler in poi, come una delle principali leve del marketing a disposizione delle aziende. Che rilevanza assume nel comparto trasversale de prodotti ecologici?
Questo comparto è, infatti, relativamente nuovo (l’interesse verso queste tematiche è maggiorenne o poco più), e i principali attributi che lo caratterizzano riguardano tematiche e conoscenze spesso molto sofisticate. Molte delle migliorie che i prodotti eco-friendly apportano ai propri settori riguardano , difatti, componenti chimici dai nomi spesso impronunciabili oltre che difficilmente comprensibili e conseguenze che riguardano l’aspetto salutistico che spesso il consumatore medio non maneggia con facilità. In questo quadro, la comunicazione al consumatore diventa uno strumento chiave, per implementare con successo una strategia aziendale fondata sull’ecologico.
Come raggiungere il consumatore con queste informazioni? Secondo il sondaggio condotto da acquisti verdi.it, la maggior parte delle aziende utilizza il canale web, sia attraverso il proprio sito o siti generici, che attraverso portali specializzati, per promuovere i propri prodotti. Si sottolinea quindi una grande importanza del web: non solo è un’importante strumento di comunicazione ma anche, come si era visto nei precedenti post, un’importante canale di vendita dei prodotti ecologici.
Nella comunicazione, le aziende censite mettono in risalto il rispetto per l’ambiente (24%), seguito dalla qualità del prodotto (22%) mentre solo in terza posizione si trovano le certificazioni (11%). Nonostante questa bassa percentuale che punta sulla certificazione come mezzo di comunicazione, il 52% di esse ritiene che esse siano utili nell’orientare le scelte del consumatore. Interessante notare anche che solo un anno prima questa percentuale era molto più bassa, il 32%.
Un ulteriore 36% ritiene che questo strumento efficace, ma solo se il costo del prodotto certificato non è eccessivamente più alto del corrispettivo non certificato.
La fiducia nei confronti delle certificazioni è dunque alta e presenta un forte trend di crescita, riflettendo forse anche una crescente conoscenza del consumatore che comincia a riconoscere loghi e significati delle diverse certificazioni presenti sul mercato.
Ancora una volta emerge quindi l’importanza delle consapevolezza dei consumatori come traino del mercato ecologico. Una conferma viene dalle aziende stesse: il 51% ha dichiarato che il fattore più importante per lo sviluppo del prodotto ecologico è proprio l’aumento della sensibilizzazione dei consumatori, molto più che l’evoluzione della legislazione (24%) o la maggiore presenza nei circuiti della grande distribuzione (22%).
Valentina
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Certo che la consapevolezza dei consumatori è importante, come lo è la loro educazione, specie in un momento economicamente difficile in cui le prime cose ad essere tagliate sono quelle purtroppo sentite come “velleitarie”, perchè magari portano a prodotti leggermente più costosi (come i prodotti biologici o equo solidali, anche se in realtà ormai per entrambe le categorie è più un luogo comune che una realtà perchè si stanno parificando ai prezzi dei prodotti di buona qualità convenzionali).
Chiara, grazie per il commento!
quella della diversità di costi è proprio una delle barriere più importanti che prevengono i consumatori dall’acquistare prodotti che rispettino l’ambiente. Il fatto è che spesso, se anche costassero meno, sarebbero ancora più diffidenti nei confronti del prodotto: se un prodotto è bio deve per forza avere dei costi più alti degli altri, ma se costa di più allora non lo prendo! Come uscire da questa empasse? Penso che la risposta stia nelle certificazioni, che possano rassicurare il cliente sulla veridicità e la qualità di quello che compra.