Vodka verde a 360°
14 04 2008Lunedì mattina. In tram, si sentono distinti signori e aitanti studenti universitari raccontarsi le avventure del sabato sera e discutere di un nuovo tipo di alcolico che hanno provato. Routine, che forse fra pochi mesi potrebbe assumere una nuova accezione. A quanto pare, infatti, si stanno moltiplicando nel mondo le distillerie che si specializzano nella produzione di alcolici, a dire il vero per la maggior parte vodke, a basso impatto ambientale. Ebbene sì, il mondo dell’ambientalismo e dell’ecologia ha fatto breccia anche in mercato. Un caso esemplare è quello di Vodka 360°, prodotta dall’antica distilleria McCormick, sarà venduta in bottiglie di vetro riciclato all’85% su cui verrà soffiato il simbolo 360, con etichette attaccate senza colle inquinanti e scritte con colori completamente atossici. Gran parte dello che sforzo queste aziende promulgano per preservare l’ambiente si sostanzia in una attenzione al packaging della vodka, ponendo attenzione anche alla riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi, avvolgendo le preziose bottiglie con materiali riciclabili.
Ma questa iniziativa eco sostenibile non si ferma qui: gli stabilimenti di produzione utilizzano nuovi filtri per aria ed acqua, eliminando il 70% delle emissioni di composti organici volatili e del 99% di biossido di zolfo, oltre ad una riduzione del 50% dell’uso dei combustibili fossili per l’energia.
Un’iniziativa isolata di una balzana distilleria? Non sembra: in Italia questi nuovi brand devono ancora entrare, ma, per chi fosse interessato, consiglio di tenere d’occhio anche altre marce di vodka, quali la veev e la purus, prodotta con materie prime biologiche e imballata con ogni cura per l’ambiente. E gli amanti del bizzarro non si perdano la vodka go stylish, che sembra di godere già di un buon successo nel mondo (20 milioni di pezzi venduti nel 2007), una vodka confezionata in un tubetto di alluminio stile dentifricio.
Valentina
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