Eco Chic
12 01 2008Vivere sostenibile non significa necessariamente una vita di rinunce e privazioni. Non solo abbassare la temperatura del termostato di casa e rinunciare a comprarsi vestiti nuova moda per non innescare il meccanismo del consumismo sfrenato. Dal mondo dell’architettura arrivano invece nuove proposte per coniugare lusso, design e sostenibilità.
Mi riferisco agli ZEB, sigla misteriosa che sta per Zero Energy Building o edifici passivi, secondo la dicitura più diffusa.
Questi edifici sono costruiti per minimizzare i consumi energetici, grazie all’utilizzo di piccoli accorgimenti pratici o di nuove sofisticate tecnologie che permettono isolamento termico, recupero del calore, mantenimento della qualità dell’aria e quant’altro. Ovviamente il tutto con foggia assolutamente design-oriented, realizzando una mescolanza perfetta tra sostenibilità ambientale e arte.
I costi rendono queste case ancora troppo di lusso per un mercato di massa, ma i suoi fautori promettono dei rientri abbastanza veloci dell’investimento grazie ai risparmi in energia.
Nonostante l’enfasi sul problema della sostenibilità ambientale sia abbastanza recente, i primi ZEB risalgono già agli inizi degli anni ’90, nella cara vecchia Germania, ovviamente, mentre nell’America dei SUV il primo ZEB è sbarcato solo nel 2003… E in Italia?
Valentina
A proposito di edilizia eco-sostenibile, vi segnalo che è stata istituita una nuova norma internazionale, la ISO 21930, che espone i principi e descrive il quadro di riferimento per le dichiarazioni ambientali dei prodotti da costruzione, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita di un edificio.
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