Protected: Certificazioni ambientali di prodotto e dintorni

31 01 2008

Nel panorama di certificazioni ambientali di prodotto, oltre alla galassia degli Ecolabels, sono presenti anche le EPD (Environmental Product Declaration) attraverso le quali vengono individuati e valutati gli impatti ambientali di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita secondo il metodo del LCA.
Se gli Ecolabel fanno riferimento a standard fissati a livello europeo (come l’Emas per i processi di produzione), gli EPD fanno invece riferimento a standard internazionali (come le Iso per i processi di produzione).
Il link fa riferimento ad una presentazione per un veloce approfondimento dello strumento EPD.
Per i prodotti conciari ad esempio non sono presenti Ecolabel di riferimento, ma va segnalato che il distretto di Arzignano (nello specifico l’Agenzia GIADA – Gestione Integrata Ambientale per il Distretto di Arzignano) ha proposto a fine 2007 un sistema per le aziende conciarie di certificazione ambientale EPD per le pelli bovine finite.
Tematica da “monitorare” nei prossimi mesi!

Barbara

Approfondimento EPD



Protected: Arzignano e le iniziative per la sostenibilità intraprese

22 01 2008

L’analisi preliminare presentata venerdì 18 gennaio sul distretto della concia di Arzignano.
Dalle prime ricerche emerge un distretto che dalla metà degli anni ’70 ad oggi ha cercato di dare delle risposte ai problemi ambientali che nell’area si sono presentati in relazione alle lavorazioni conciarie, sollecitato prima di tutto dall’evoluzione della normativa di riferimento, ma anche, negli anni più recenti, da crescenti pressioni da parte della comunità locale e degli attori “a valle” della catena del valore – aziende clienti e consumatori finali -.
Le risposte che sono state attuate hanno soprattutto visto l’attivarsi di dinamiche collaborative e di coopetition tra le aziende del distretto.
arzignano_180108.pdf



Protected: Presentazioni TeDIS

22 12 2007

Martedì 18 parte del gruppo di ricerca TeDIS hanno presentato alcuni risultati preliminari emersi del lavoro di ricerca legate al filone ricerca e sostenibilità. La presentazione era parte del corso organizzato del Tianjin Science and Technology Committee Training Program, organizzato dal TEN, dal titolo “Sustainable Development in Urban and Industrial Areas in Italy”.
In allegato, troverete le tre presentazioni: la prima, presentata da Stefano, dopo un confronto tra un caso negativo, Marghera, ed uno positivo, Arzignano, illustra brevemente le caratteristiche del sistema produttivo italiano. La seconda, presentata da me, presenta le strategie poste in atto da alcune imprese italiane per conciliare sostenibilità economica, sociale e ambientale, partendo da casi studio. La terza, presenta da Barbara, parla invece di distretti&sostenibilità, presentando anche 4 casi.

parte-1-micelli_tstc_18-dic-07.pdf
parte2-micelli_tstc_18-dic-07.pdf
de-marchi_tstc_18-dic-07.pdf
da-ronch_tstc_18-dic-07.pdf

Valentina



Protected: Articolo ENEA

21 12 2007

Aggiungo tra i documenti un articolo trovato sulla rivista dell’ENEA, Energia, Ambiente e Innovazione: Strumenti per politiche di sostenibilità territoriale. Tratta sia di distretti industriali che di parchi ecologici industriali. Posto anche delle slide che il Dottor Matteo Civiero ha presentato a una lezione di economia della conoscenza II. Si tratta di lucidi di presentazione della sua tesi di dottorato dal titolo:”Clean technologies ed economie leggere. Filiere e cluster di fronte alla sfida dello sviluppo sostenibile”. In particolare c’è una una slide sull’impronta ecologica dei Paesi rappresentata con un planisfero in cui gli Stati mondiali vengono “gonfiati” proporzionalmente alla loro impronta ecologica. Il sito da cui è stata presa l’immagine è www.worldmapper.org. Nel sito è pubblicata una collezione di mappe mondiali dove le dimensioni di ogni territorio mutano proporzionalmente al parametro preso a riferimento (popolazione, emissioni, produzione/consumo energia ecc.). Vengono rappresentate anche delle previsioni per il futuro. L’idea mi pare molto interessante e utile.

Slide Energia Ambiente Competitività e Sostenibilità

ENEA: Strumenti per politiche di sostenibilità territoriale

Matteo



Protected: Distretti ed energia: alcuni spunti da Pisa (convegno 20-21 novembre)

26 11 2007

Nella due giorni di Pisa si è parlato di distretti e sistemi produttivi locali in generale, ma con un cambio di prospettiva. Il dibattito non ha voluto infatti soffermarsi sulle “tradizionali” tematiche oggetto di discussione quando si parla di distretti – nozione di distretto, fattori di genesi ed evoluzione distrettuale, caratteristiche intrinseche di distretti e sistemi produttivi locali, etc. – ma, partendo da questa base di conoscenza comune, evolvere la discussione andando a focalizzarsi su due fattori di possibile evoluzione delle aggregazioni distrettuali, ovvero l’energia e la sicurezza.
Il convegno, organizzato dalla Provincia di Pisa, ha voluto essere un luogo di discussione per i policy makers sulle evoluzioni strategiche che i distretti toscani, e più in generale italiani, dovranno affrontare per mantenere alti i propri livelli di competitività in futuro, anche sulla scorta dei due elementi di crescente rilevanza – l’energia e l’ambiente – che sono stati oggetto di discussione dettagliata.
L’idea di fondo è che, attraverso l’utilizzo dei meccanismi propri del distretto ed una crescente attenzione da parte degli attori istituzionali a sensibilizzare i contesti locali sugli scenari di evoluzione futuri, si possano perseguire quelle evoluzioni strategiche che permetteranno di preservare la competitività delle imprese distrettuali sui mercati internazionali.

Tutto è partito da un esercizio di foresight promosso dalla Provincia di Pisa all’interno del progetto Pisa2020, nel quale si è chiesto ad un gruppo di stakeholders locali di adottare un approccio strategico e di lungo periodo, andando ad identificare quegli elementi che ritenevano più rilevanti per gli sviluppo futuri – tra i quali erano emersi l’energia e la sicurezza sui luoghi di lavoro – ed andando a prospettare dei possibili scenari in relazione alle diverse capacità di gestione di tali elementi. Dall’analisi di scenario emergeva la necessità che le istituzioni locali pianificassero una politica di gestione delle risorse critiche per la competitività di un territorio.

Da questa esigenza l’idea di organizzare un convegno, dal quale far emergere delle proposte operative per una policy locale delle tematiche dell’energia e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il convegno è stato quindi strutturato in due momenti distinti:
- il primo, più divulgativo, finalizzato a fornire degli strumenti di base per affrontare le tematiche oggetto di discussione, con una panoramica di “cosa si sta muovendo” nel campo dell’energia e della sicurezza, dello stato dell’arte della ricerca, delle evoluzioni più recenti, nonché degli strumenti per il finanziamento di progetti di efficientamento energetico e miglioramento della sicurezza dei luoghi di lavoro a disposizione di imprese e sistemi locali d’impresa;
- il secondo, più operativo e propositivo, finalizzato a proporre delle iniziative concrete per affrontare tali tematiche a livello locale.

La sessione di lavori sull’energia ha visto in particolare la partecipazione di:
- ENEA e Università La Sapienza per la presentazione della tematica (con la distinzione tra le “vie” del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti alternative) e dello stato dell’arte della ricerca scientifica e delle sperimentazioni;
- Ministero dell’ambiente, Unità Tecnica Finanza di Progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e MPS per gli strumenti di finanziamento utilizzabili per progetti di efficientamento energetico (rispettivamente fondo di rotazione per il rispetto del protocollo di Kyoto, finanza di progetto, linee di finanziamento ad hoc di MPS);
- Europrogetti&Finanza, che ha presentato una proposta operativa di modello per l’efficientamento energetico del distretto conciario di S.Croce sull’Arno – eventualmente replicabile anche in altri contesti distrettuali. Il modello proposto vede l’interazione di più soggetti – imprese del distretto, attori istituzionali, fornitori di tecnologia e finanziatori – ed identifica proprio nel distretto l’elemento determinante il successo di un progetto di questo tipo in quanto, da un lato, la specializzazione settoriale delle varie imprese distrettuale comporta un’alta omogeneità dei fabbisogni energetici da soddisfare, e, dall’altro, la dimensione distrettuale permette la scalabilità del progetto.

Il convegno si è chiuso con un intervento del sottosegretario allo Sviluppo Economico Stradiotto, che ha ribadito l’attenzione del governo delle tematiche affrontate nel convegno – i 5 temi di Industria2015 sono infatti l’energia, la mobilità, il Made in Italy, le scienze della vita e la promozione – ed ha raccolto le proposte emerse dalla discussione.

Convegno “I distretti produttivi italiani: energia e sicurezza. Cambiamo prospettiva!”
Pisa, 20-21 novembre 2007
Programma e materiali dei relatori (speriamo presto disponibili!)

Appunti per meglio approfondire i diversi interventi Interventi dei relatori (Pisa 20-21 novembre)



Certificazioni ambientali e distretti

16 11 2007

Si discuteva anche nella riunione del GdL di ieri come il regolatore possa avere un importante ruolo nella definizione delle innovazioni nel campo della sostenibilità.
In questo ambito, le certificazioni ambientali possono essere sicuramente un interessante mezzo per dare visibilità allo sforzo dell’impresa di produrre in un modo environmental-friendly. In particolare, importanti sono l’EMAS e l’UNI EN ISO 14001.

A questo link potete trovare un interessante paper che descrive queste due certificazioni e presenta i risultati di una ricerca presso tutte le aziende certificate della Provincia di Verona, analizzandone le strategie, i metodi adottati nell’analisi ambientale e le opportunità attese dalle aziende che si certificano.

Questo file invece affronta la stessa tematica dal punto di vista del distretto: il gruppo di ricerca si è posto gli obiettivi di individuare un modello di certificazione ambientale che possa essere adottato da (tutte) le aziende presenti in un distretto.

Valentina