La strana storia dell’oro nero

2 02 2008

Ogni giorno sui giornali si alternano allarmanti notizie sul prezzo del petrolio o, alternativamente, sul suo esaurimento. E quando il prezzo non schizza pericolosamente in alto, ci sono sempre articoli di commento che cercano di spiegare il perché di questo pericoloso saliscendi di prezzo e le sue negativissime ripercussioni su economia, politica e società di tutto il mondo, e, alternativamente, smentite sull’esaurimento della fonte di energia più utilizzata al mondo.

Vista la difficoltà a districarsi tra questi opposti punti di vista per capire il futuro del mercato del petrolio e le sue implicazioni, ho pensato potesse essere utile almeno conoscerne il passato, non sia mai che l’esperienza possa insegnare qualcosa. Ho iniziato quindi la lettura di “L’era del petrolio“, di Leonardo Maugeri, niente meno che direttore strategie e sviluppo dell’Eni. Lettura molto interessante, mi sta guidando attraverso una serie di sorprese.
A partire dall’invenzione del nuovo moderno metodo di distillazione ad opera di Abraham Gesner nel 1854, infatti, il petrolio si è affermato grazie ad un insieme di invenzioni e storie personali spesso bizzarre, indipendenti tra loro ma assolutamente complementari, imperniate sulle capacità imprenditoriali di alcuni uomini che hanno costruito imperi seguendo le loro visioni. A partire dal colonnello Drake, che ha escogitato i primi metodi di perforazione della Pennsylvania del 1859 e passando per il leggendario Rockfeller.

Alla sua nascita, il mercato del petrolio non era molto differente da oggi: un continuo susseguirsi di aumenti e crolli nel prezzo. Rockfeller individua una soluzione a questa inefficienza nell’abbattimento della concorrenza e costruisce il suo impero iniziando dall’acquisizione di tutto il settore downstream del mercato. Affondato dalle nuove normative, Rockfeller rappresenta solo l’inizio di una storia costellata di multinazionali che monopolizzano il mercato.

Si possono individuare dei fili rossi che si ripresentano lungo il percorso di evoluzione di questo mercato. Primo, il costante allarmismo riguardo l’esaurimento delle riserve. Secondo: l’accentramento del suo potere in poche mani che controllano i territori dove abbonda questa materia prima. Terzo: il legame tra petrolio e potere; riconosciuto come fonte di energia indispensabile è stato al centro di molte politiche diplomatiche ed espansionistiche fin quasi dai suoi esordi.

Possiamo prevedere qualcosa guardando al passato? O meglio possiamo cercare di districarci meglio tra le notizie del presente?

La lettura, continua…

Valentina


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