Protected: Presentazioni TeDIS

22 12 2007

Martedì 18 parte del gruppo di ricerca TeDIS hanno presentato alcuni risultati preliminari emersi del lavoro di ricerca legate al filone ricerca e sostenibilità. La presentazione era parte del corso organizzato del Tianjin Science and Technology Committee Training Program, organizzato dal TEN, dal titolo “Sustainable Development in Urban and Industrial Areas in Italy”.
In allegato, troverete le tre presentazioni: la prima, presentata da Stefano, dopo un confronto tra un caso negativo, Marghera, ed uno positivo, Arzignano, illustra brevemente le caratteristiche del sistema produttivo italiano. La seconda, presentata da me, presenta le strategie poste in atto da alcune imprese italiane per conciliare sostenibilità economica, sociale e ambientale, partendo da casi studio. La terza, presenta da Barbara, parla invece di distretti&sostenibilità, presentando anche 4 casi.

parte-1-micelli_tstc_18-dic-07.pdf
parte2-micelli_tstc_18-dic-07.pdf
de-marchi_tstc_18-dic-07.pdf
da-ronch_tstc_18-dic-07.pdf

Valentina



Protected: Articolo ENEA

21 12 2007

Aggiungo tra i documenti un articolo trovato sulla rivista dell’ENEA, Energia, Ambiente e Innovazione: Strumenti per politiche di sostenibilità territoriale. Tratta sia di distretti industriali che di parchi ecologici industriali. Posto anche delle slide che il Dottor Matteo Civiero ha presentato a una lezione di economia della conoscenza II. Si tratta di lucidi di presentazione della sua tesi di dottorato dal titolo:”Clean technologies ed economie leggere. Filiere e cluster di fronte alla sfida dello sviluppo sostenibile”. In particolare c’è una una slide sull’impronta ecologica dei Paesi rappresentata con un planisfero in cui gli Stati mondiali vengono “gonfiati” proporzionalmente alla loro impronta ecologica. Il sito da cui è stata presa l’immagine è www.worldmapper.org. Nel sito è pubblicata una collezione di mappe mondiali dove le dimensioni di ogni territorio mutano proporzionalmente al parametro preso a riferimento (popolazione, emissioni, produzione/consumo energia ecc.). Vengono rappresentate anche delle previsioni per il futuro. L’idea mi pare molto interessante e utile.

Slide Energia Ambiente Competitività e Sostenibilità

ENEA: Strumenti per politiche di sostenibilità territoriale

Matteo



Protected: Nuove entrate in papers&docs

12 12 2007

Nella pagina Papers&Docs sono stati inseriti due nuovi documenti:

-il libro “Capitalismo Industriale“, completo, in lingua originale, per chi non avesse la possibilità di usufruire della copia in lingua italiana

-la tesi di Eva Bertoncello, studente di economia laureata da poco a Ca’ Foscari, incentrata sulla cogenerazione, tecnologia per la produzione contemporanea di calore e elettricità. La tesi, che l’autrice ci chiede di mantenere riservata visto che contiene dati sensibili relativi all’azienda caso di studio, in cui lei stessa lavora da tempo, può essere per tutti un utile introduzione a questa tecnologia. Inoltre vi segnalo la prima parte della tesi, che passa in rassegna il settore dell’energia in Italia e spiega per sommi capi, tra gli altri, in cosa consista il protocollo di Kyoto e cosa siano i certificati verdi e bianchi, su cui il nostro GdL si era interrogato in una recente riunione.
Un appunto tecnico: se voleste “riunire” i vari file, che sono stati suddivisi in parti per poter essere caricati sul blog, potete utilizzare un software scaricabile su www.pdfsam.org

Valentina



Distretti, ambiente e innovazione

12 12 2007

Ciao, vi segnalo il link di un paper sul rapporto tra distretti, ambiente e innovazione a cura dell’ISSI risalente al 2002. http://www.fondazioneedison.it/it/workingpapers/wp_200212.pdf

Paolo



Protected: Rapporto sull’incontro-dibattito su energia e petrolio del 7-12-’07

11 12 2007

Quanto petrolio c’è ancora nel sottosuolo terrestre? Sicuramente abbastanza per il rifornire il mondo nel prossimo secolo, anche considerando i fabbisogni crescenti dei paesi emergenti, e probabilmente a sufficienza anche per i prossimi due o tre secoli. Se oggi siamo costretti a pagare circa 90$ un barile di petrolio, quando il suo costo reale più alto è di 45$, ciò è da ricondurre a “fattori psicologici” di mercato imputabili a logiche meramente speculative, o al più al timore da parte dei paesi arabi al ritorno ad una situazione di sovrapproduzione con conseguente sottoquotazione dei prezzi, analogamente a quanto avvenuto per tre volte durante il ventesimo secolo (l’ultima risale agli anni ’80). Almeno questa è l’opinione di uno dei maggiori esperti del settore, Leonardo Maugeri, direttore strategie e sviluppo dell’ENI, che ha tenuto a Ca’Dolfin la presentazione del suo libro, L’era del petrolio, in cui traccia un interessante excursus storico su una delle risorse più importanti e controverse del nostro tempo, spesso al centro di questioni internazionali ma anche di mistificazioni fantapolitiche.
All’incontro non si parla di solo petrolio, Maugeri compie anche una lucida analisi dell’attuale scena energetica mondiale. I combustibili fossili sono i maggior responsabili dell’emissione di CO2 e dei cambiamenti climatici mondiali, ma allo stesso tempo garantiscono attualmente una densità d’energia e di potenza impareggiabili, nucleare a parte (“trappola energetica” nella quale oggi siamo purtroppo prigionieri) Per quest’ultimo motivo le leve su cui intervenire differiscono a seconda dell’arco temporale:

• Nel breve termine la strada da seguire è l’efficienza nell’utilizzo del petrolio. Ciò non presuppone un taglio degli standard di vita attuali, bensì si tratta di misure concrete perseguibili facilmente e in tempi relativamente ridotti; basti pensare ai guadagni in efficienza ottenibili riducendo la cilindrata massima delle autovetture a 1800cc nelle città. C’è un esempio portato dal Dott. Maugeri che mi ha particolarmente colpito: se gli Stati Uniti adeguassero il loro parco macchine agli standard europei (che di per sé sono decisamente migliorabili in efficienza), risparmieremmo dai 4-5 milioni di barili di petrolio al giorno. Collegato a questo tema sorge però un ulteriore inquietante paradosso nel quale non si dovrà incappare: la cosiddetta “trappola da efficienza”, secondo cui livelli sempre maggiori di efficienza nell’utilizzo delle fonti fossili attraverso il progresso tecnologico porteranno ad un uso involontario maggiore di queste ultime;

•Nel medio-lungo termine risulterà essenziale investire nella ricerca e nel perfezionamento delle energie alternative “pulite”.

Per quanto riguarda le nuove fonti energetiche, nella cui ricerca la stessa Eni è attivamente impegnata, Maugeri segnala il solare come la fonte che offre le maggiori potenzialità per il futuro, l’unica in grado di garantire una svolta energetica come fu per il carbone e per il petrolio. Le sfide che comporta la ricerca in materia sono volte a superare due grandi limiti per cui oggi fatichiamo a trovare delle soluzioni: l’impossibilità di catturare l’immensa quantità di energia prodotta dal sole (collegato a quest’ultimo vi è inoltre il problema dell’estensione spaziale richiesta dai pannelli solari) e l’intermittenza della fonte (per approfondimenti su quest’ultimo tema consiglio la lettura di un estratto di un’intervista del Dott. Maugeri comparsa sul sito del quotidiano “La Repubblica” che potete trovare sul sito http://www.solarenews.it/it/index.php?option=com_content&task=view&id=171&Itemid=1).

Qui di seguito alcune delle domande più interessanti rivolte al Dott. Maugeri nel dibattito post conferenza:
La Cina, non solo come potenza economica assetata di petrolio, ma anche come un’industria petrolifera tecnicamente avanzata (Petrochina è diventata da poco l’impresa più grande al mondo per capitalizzazione e la prima a superare i mille miliardi di dollari di valore globale) che possa concorrere con le altre multinazionali. Chiudendo la domanda è stato fatto un paragone tra l’approccio industriale cinese del giorno d’oggi e la filosofia imprenditoriale di Mattei, fondatore dell’Eni. Il Dottor Maugeri prima di tutto ha fatto notare che dai dati a disposizione sul consumo globale annuo di petrolio, negli ultimi anni non si nota un differenziale di domanda cinese, praticamente non si produce più petrolio di quanto non si facesse prima dell’affacciarsi della Cina sul mercato mondiale. Sul paragone tra cinesi e Mattei ha negato delle similitudini. L’approccio imprenditoriale italiano all’estero è molto diverso da quello cinese. Quando l’Italia va sui mercati internazionali lo fa in maniera discreta integrandosi poco alla volta. La Cina all’opposto si insedia in modo invasivo con una moltitudine di uomini che si inseriscono nel territorio rimanendo un gruppo chiuso nella propria cultura, e impermeabile all’influenza esterna. L’italiano si adegua e asseconda le esigenze di chi ha di fronte ed è questa una caratteristica che ha fatto la fortuna dell’imprenditoria italiana all’estero, Mattei incluso. Non bisogna dimenticare inoltre che quella petrolifera è un’industria molto invasiva sul territorio, se non si riesce ad integrarsi in maniera efficace con la popolazione si incontrano ostacoli insormontabili. Per usare le parole di Maugeri:”Un italiano quando va in Algeria diventa algerino, in Nigeria nigeriano. Un cinese ovunque vada rimane un cinese.” E` per questo motivo, sempre secondo Maugeri, che l’industria cinese non potrà sostenere nel futuro l’enorme sviluppo che ha oggi.

Nel lungo periodo il prezzo del petrolio sarà deciso dalla domanda o dall’offerta. Mentre nel breve periodo la speculazione (futures, opzioni) e la componente psicologica degli operatori, soprattutto in periodi di turbolenza del mercato, gioca un ruolo decisivo sul prezzo finale del greggio, nel lungo periodo le leggi fondamentali dell’economia inesorabilmente faranno sentire il loro peso. Maugeri non si è sbilanciato dicendo quale delle due dinamiche sarà decisiva, il naturale convergere di domanda e offerta deciderà il prezzo finale.

L’acqua come fonte di energia, e un commento sulle biomasse.
Maugeri si è mostrato scettico sull’uso dell’acqua come fonte energetica, sia sfruttando le correnti oceaniche, che le maree o il moto ondoso. Se sulla carta i progetti che si propongono di sfruttare questi fenomeni sono molto suggestivi, in pratica hanno prestazioni deludenti sia dal punto di vista dei costi che di impatto sull’ambiente. Per quanto riguarda lo sfruttamento dell’idrogeno presente nell’acqua mancano ancora le tecnologie che lo rendano interessante. Ottenere idrogeno dall’acqua con l’idrolisi è un processo per cui ci si affida a fonti energetiche fossili, quindi non rappresenta una fonte energetica auto sufficiente ne’ pulita al 100%. Ricorrere all’energia solare per la scissione dell’acqua invece attenua i benefici di costo derivanti dall’idrogeno, essendo la tecnologia a celle fotovoltaiche ancora poco efficiente e costosa.
Le biomasse, che rappresentando la quarta fonte di energia dopo petrolio, carbone e gas, pur avendo il vantaggio di essere presenti in grandi quantità, non hanno un grosso futuro per il basso potenziale di energia incluso in esse.

Come si sta muovendo Eni per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica.
Eni punta molto sulla cattura e la segregazione dell’anidride carbonica. Si tratta di una pratica che ha suscitato molto interesse negli ultimi anni ma non è cosa nuova. Gli Stati Uniti catturano la CO2 già dagli anni ’70, anche se non per fini ambientali ma per fini più strumentali. L’iniezione di anidride carbonica nei giacimenti petroliferi è infatti una delle tecniche usate per riuscire a sfruttare i giacimenti quando che la sola pressione al loro interno non è più in grado di far salire il greggio. Si sta facendo molta ricerca per riuscire a catturare la CO2 ma i problemi legati alla sicurezza sono ancora molti.

Sul finire del dibattito Valentina ha chiesto se la spinta verso una maggiore efficienza energetica nel breve periodo verrà più dalla concorrenza di mercato o dall’intervento del legislatore.
Maugeri ha risposto: è difficile pensare che solo la concorrenza possa far convergere l’industria in generale verso livelli ottimi di efficienza energetica. L’impulso del legislatore è determinante. I governi intervenendo sull’efficienza energetica però devono dare il giusto orizzonte temporale all’industria e ai consumatori per poter adeguare i propri comportamenti. Ad esempio non si può vietare dall’oggi al domani la circolazione nei centri urbani delle macchine di grossa cilindrata. Ci deve essere un processo graduale che permetta a tutti di avere il tempo e il modo di adeguare i propri comportamenti. Maugeri poi si è soffermato sui motivi che spingono a investire in ricerca su fonti energetiche alternative. La ricerca ha sempre avuto un andamento irregolare con dei picchi in corrispondenza di shock energetici. Dopo lo stabilizzarsi del prezzo del petrolio però l’esplorazione di nuove tecnologie veniva abbandonato. Al contrario attualmente, sembra che la ricerca su fonti energetiche alternative non sia un fenomeno passeggero destinato a cessare quando i mercati si stabilizzeranno. Grazie a tecnologie diffuse globalmente e a causa della problematica ambientale sempre più pressante, l’esplorazione di nuovi fonti energetiche rimarrà una costante. In ricerca di base stanno investendo molto proprio le imprese petrolifere, Eni inclusa. Il motivo per cui nell’immediato futuro non si intravede quale sarà la fonte energetica che ci farà abbandonare il petrolio è la difficoltà di standardizzare le scoperte fatte dalla ricerca scientifica e industrializzare i processi. E` l’evolversi della tecnologia secondo Maugeri che ci farà compiere la transazione ad altre fonti energetiche.

Nicholas, Paolo e Matteo.



“Introduzione all’economia dell’ambiente” di Ignazio Musu

8 12 2007

“Introduzione all’economia dell’ambiente” di Ignazio Musu, Il Mulino, 2000.

Ho letto questo libro del prof. Musu, che potrebbe tornar utile come base di partenza per avvicinarsi agli aspetti economici associati alla questione ambientale. Il volume offre gli strumenti essenziali per l’analisi economica dei problemi ambientali e dedica una particolare attenzione alle politiche economiche finalizzate ad uno sfruttamento efficiente dell’ambiente e alla sua preservazione. Mostra come, nonostante la risoluzione dei problemi ambientali richieda ingenti risorse e la loro prevenzione esiga radicali modifiche nella tecnologia, la crescita economica in un’ottica sostenibile appare come effettivamente possibile.

Nonostante il testo non ricalchi perfettamente la dimensione aziendalistica della nostra ricerca, può comunque offrire interessanti spunti di ragionamento sulle dinamiche di costo e beneficio legate alle scelte di sfruttamento ambientale.

Vi lascio anche un breve riassunto del contenuto di ciascun capitolo: Introduzione all’economia dell’ambiente

Elena



Protected: Convegno Logistica Sostenibile a Genova

1 12 2007

Ieri ho partecipato ad un incontro a Genova dal titolo: Logistica Sostenibile, pubblico e privato possono vincere insieme. All’ingresso, ci hanno accolto con una borsa modello Freitag, zeppa di materiale su aziende ed enti che sono attivi a vario titolo nel settore della logistica e, in maniera diretta e indiretta, nel campo della sostenibilià ambientale, impegnate nella riduzione delle emissioni legate alla movimentazione via gomma o nella realizzazione di prodotti o processi eco-compatibili.

L’evento era ricco di testimonianze provenienti dal mondo accademico ma anche e soprattutto dal mondo delle aziende, che hanno presentato le loro strategie eco-compatibili. Il convegno ha avuto il pregio di presentare moltissimi casi di aziende/enti/… che, a vario titolo, stanno lavorando concretamente per garantire un maggior rispetto dell’ambiente coniugandolo con un migloramento delle performance aziendali, dimostrando come i concetti di logistica e sostenibilità siano legati a doppio filo.

Nel file allegato troverete degli appunti in libertà sulla maggior parte delle testimonianze: qui vi riporterò solo i casi più significativi ai fini della nostra ricerca.

Al di là delle testimonianze dei “vip” E. De Bono che ha presentato i vantaggi del lateral thinking e di E. Stiglitz che ha sottolineato l’urgenza, le potenzialità e i vantaggi di un nuovo approccio della produzione e dei consumi più orientato al rispetto dell’ambiente mi hanno colpito le presentazioni di alcune aziende.

-PALM: pruduttore di pallet e soluzioni di imballaggio e trasporto eco-compatibili, a impatto zero , che gestisce con questo approccio tutta la sua catena di produzione, dal fornitore ai clienti, curando il processo produttivo e il prodotto finito in maniera da ridurre emissioni e utilizzo di risorse.

-EUROVIX: azienda di bio tecnologie applicate all’ambiente

-Metrocargo, progetto di i.log per ridurre emissioni e inquinamento vario grazie ed un sistema di trasporto intermodale flessibile e veloce, che permette di trasportare conteiners con lo steso concetto usato per i passeggeri.

Segnalo un altra azienda interessante, GAMEDIT, la “prima litografia eco-sostenibile in Italia” che utilizza energie rinnovabili, materiale riciclato e/o non inquinante, soluzioni logistiche con mezzi ecologici a metano.

Programma evento

Valentina



Invito a incontro su energia e petrolio

1 12 2007

Siamostati invitati ad un importante evento che si terrà qui a Venezia organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con la Culture Factory della Fondazione Eni Enrico Mattei che organizzano un incontro – dibattito con il Dott. Leonardo Maugeri, Direttore Strategie e Sviluppo dell’Eni SpA, Senior Fellow del “World Economic Laboratory” del Massachussetts Institute of Tecnology (MIT) e uno dei principali esperti mondiali di energia e petrolio,sul tema:


“L’era del petrolio. Mitologia, storia e futuro della più controversa risorsa del mondo”

L’evento si svolgerà alle ore 17.00 di Giovedì 6 Dicembre 2007, presso l’Aula Magna Silvio Trentin a Ca’ Dolfin.
Ai primi cento partecipanti sarà offerta una copia del libro “”L’era del petrolio. Mitologia, storia e futuro della più controversa risorsa del mondo” di Leonardo Maugeri.
Al termine dell’incontro è previsto un cocktail di saluto al relatore a cui tutti i partecipanti sono cordialmenti invitati.

Chi pensa di poter partecipare?

Valentina

Locandina Invito